MISIANI, ALFIERI, BOLDRINI, CERNO, COMINCINI, D'ALFONSO, D'ARIENZO, FEDELI, FERRARI, FERRAZZI, GIACOBBE, IORI, LAUS, MANCA, NANNICINI, PITTELLA, ROJC, ROSSOMANDO, STEFANO, TARICCO, VALENTE, VATTUONE, VERDUCCI - Al Ministro dell'istruzione
Premesso che:
in data 29 ottobre 2021 è apparso sul sito della rivista "Wired" un video registrato il 25 ottobre 2021 presso l'Istituto e Liceo scientifico aeronautico "Antonio Locatelli" di Bergamo, che riprende alcuni studenti che, nel rivolgere un saluto al preside, Giuseppe Di Giminiani, in occasione del giorno del suo compleanno, inneggiano al "Duce";
sempre da ciò che si evince dalle immagini, sembra che il dirigente scolastico abbia risposto al saluto e agli auguri salutando le ragazze e i ragazzi con il saluto romano;
il preside dell'Istituto, Giuseppe Di Giminiani, in occasione della pubblicazione del video e dopo essere stato contattato dalla rivista, ha smentito qualsiasi interpretazione malevola e il suo legale ha affermato che il preside non avrebbe mai compiuto atti riconducibili ad apologia al fascismo, bensì salutato "senza che le braccia siano tese in modo tale da poter intendere" un saluto romano, se non "in un'ottica forzata";
premesso inoltre che:
l'istituto e Liceo scientifico aeronautico "Antonio Locatelli" di Bergamo è una scuola paritaria secondaria di secondo grado;
gli studenti dell'istituto godono di prestigio nella città di Bergamo e sono partecipi nella vita culturale e istituzionale della città e della provincia attraverso frequenti partecipazioni a manifestazioni istituzionali;
il video in oggetto è stato registrato in un periodo nel quale il nostro Paese soffre di recrudescenza di fenomeni di stampo neo-fascista, come l'assalto alla sede nazionale della CGIL, avvenuto a Roma l'8 ottobre 2021, da parte di gruppi neofascisti fra cui "Forza Nuova", per cui è già stato chiesto lo scioglimento con mozioni approvate da entrambi i rami del Parlamento;
considerato che:
la scuola è luogo di istruzione ed educazione, dove si apprende prima di tutto il valore della democrazia e la storia della nostra Repubblica e dove si apprendono inoltre i valori della convivenza civile e democratica;
se confermati, questi eventi, avrebbero effetti fortemente negativi sull'educazione di un numero non irrilevante di ragazze e ragazzi e sarebbero altresì, a parere degli interroganti, un esempio di un fallimento educativo nella trasmissione dei valori antifascisti presenti nella nostra Costituzione e nelle istituzioni repubblicane,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti avvenuti e quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di verificare ed eventualmente sanzionare gli stessi poiché, se confermati, sarebbero di una gravità inaudita.
Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:
lo scorso 8 marzo 2021 sul sito ufficiale dell'Università degli Studi di Udine, nell'area della didattica dedicata alle proposte di tirocinio, veniva pubblicata una proposta di stage curriculare, di durata semestrale, rivolta agli studenti dei corsi di laurea in «Relazioni pubbliche» e «Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni» dell'Università di Udine - Centro Polifunzionale di Gorizia, nonché del corso di «Scienze e tecnologie multimediali» dell'Università di Udine - Centro polifunzionale di Pordenone;
tra le diverse anomalie relative all'avviso, si rileva anzitutto come l'indirizzo e-mail riportato in calce all'avviso, indicato agli interessati come recapito al quale inviare il proprio curriculum per la selezione, non corrisponda ad una casella di posta istituzionale dell'Università o di un ente con essa convenzionato per l'attivazione di attività formative curricolari, bensì all'indirizzo e-mail personale del candidato sindaco per il comune di Cordenons, Paolo Peresson, che all'interrogante risulta essere attualmente un privato cittadino in pensione, con un trascorso da simpatizzante di sinistra, già dirigente nel settore della consulenza gestionale, nonché attualmente referente politico per la competizione elettorale del Partito Democratico e di altre liste, civiche e non, comunque riconducibili al centrosinistra;
lo stage in argomento consiste dunque di fatto nell'impiegare gli studenti selezionati, per un periodo di sei mesi, in attività di comunicazione politica nell'ambito della campagna elettorale della coalizione di centro-sinistra che parteciperà alle elezioni amministrative di questo autunno previste per il comune di Cordenons;
all'interno dell'offerta di tirocinio è altresì ventilata la possibilità di «accesso ad un interessante sentiero di carriera», subordinato al buon esito della competizione elettorale: una prospettiva assunzionale che, a parere dell'interrogante non può in alcun caso essere considerata compatibile, né con la natura pubblica della selezione in argomento, né tantomeno con i principi di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione;
escludendo l'ipotesi per cui l'università di Udine abbia deciso di operare come una sorta di agenzia di collocamento a servizio del Partito Democratico, si rimarca l'assoluta ed evidente inopportunità della circostanza enarrata, evidenziando come sarebbe stato più corretto e utile, al limite, da parte dell'Università, anziché proporre una tantum l'iniziativa privata e faziosa di un singolo gruppo di persone, di cui nulla si conosce nemmeno sotto il profilo della qualità del contenuto del progetto formativo, inserire tale iniziativa all'interno di una più ampia e plurale gamma di opportunità formative, rivolte a tutti gli studenti a prescindere dall'orientamento politico, in collaborazione e secondo principi paritari e valevoli per tutte le forze politiche e in tutte le città al voto, avocando a sé il ruolo non solo di proponente ma anche di garante della serietà, imparzialità e non faziosità del percorso di formazione,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo consideri lecita e opportuna la circostanza per cui un ateneo universitario, per sua innata natura apolitico e apartitico, si presti ad iniziative palesemente finalizzate a svolgere un ruolo di reclutamento a servizio della campagna elettorale di un partito politico, proponendo ai propri studenti come tirocinio curriculare un'esperienza smaccatamente partitica, peraltro senza possibilità alternative;
se non consideri necessario intervenire per appurare se il rettore dell'Ateneo fosse a conoscenza di un'iniziativa partitica, che integra oggettivamente una grave violazione della natura e della storia, nonché delle finalità dell'insegnamento universitario libero e indipendente;
se non ritenga quantomeno anomala la circostanza per la quale un privato cittadino candidato alla carica di sindaco del Comune nel quale si svolgerebbe l'attività curricolare, nell'ambito della relativa campagna elettorale, si occupi direttamente del processo di raccolta delle candidature degli studenti e del reclutamento degli stessi nell'ambito di un'istituzione universitaria, in netto contrasto con i principi di pubblicità, trasparenza e imparzialità cui dovrebbe informarsi ogni processo selettivo attivo nell'ambito di ogni pubblica amministrazione;
quale sia la sua opinione in ordine ai fatti illustrati in premessa e se non ritenga che la selezione in argomento dovrebbe essere svolta sulla base di quei principi di trasparenza e meritocrazia che solo una selezione pubblica può garantire;
se non consideri opportuno intervenire tempestivamente per sospendere l'iniziativa in premessa ed assicurare all'interno dell'ateneo di Udine il pieno rispetto dei principi di correttezza e trasparenza.